Annie Ernaux vince il Premio Nobel per la Letteratura 2022, che le viene assegnato dall’Accademia Svedese
per il coraggio e l’acutezza clinica con cui hai svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale
La scrittrice francese, infatti, era una delle favorite alla vittoria finale, anche grazie a una reputazione che da anni la vede come capostipite di quel genere noto come autofiction, usando se stessa, il proprio io, in maniera politica.
Annie Ernaux: chi è il premio Nobel femminista
Annie Ernaux ha 82 anni, è nata a Lillebonne (Senna Marittima) ed è una delle voci più autorevoli del panorama culturale francese. Negli anni Settanta milita nel movimento femminista e scrive articoli a sfondo politico su Le monde. Nota per aver reinventato il genere autobiografico e per aver fatto del racconto della propria vita un vero e proprio strumento di indagine sociale, politica ed esistenziale. Considerata un classico contemporaneo, è amata da generazioni di lettori e studenti. In Italia i suoi libri conoscono la luce grazie alla casa editrice L’orma.
Annie Ernaux: i temi trattati nei suoi libri
Annie Ernaux scrive dei suoi mille io. La sua scrittura, lucida ed apparentemente distaccata, illumina il passato personale e storico, lo trasforma in memoria condivisa e indagine. Ernaux racconta la sua metamorfosi e il lavoro su se stessa, scrive e mostra le sue lacerazioni mettendosi a nudo. Da una ragazza che cerca di abortire clandestinamente nella Francia dei primi anni sessanta in L’Evento (da cui è stato tratto il film ominimo) alla descrizione precisione clinica di una routine coniugale il cui peso delle incombenze ricade esclusivamente sulla moglie in La donna Gelata. Questi sono solamente due dei libri che Annie Ernaux ha pubblicato sulla maternità, sul cancro, sull’aborto e sul mito dell’amore romantico. Maggiormente, nei suoi più grandi successi letterari, troviamo come protagoniste le donne, le loro battaglie. Insomma, tra le pagine di Annie Ernaux, troviamo sviscerate le fasi, le luci e le ombre del femminismo, le vittorie e le sconfitte. Portavoce della sofferenza, delle discriminazioni e di un patriarcato schiacciante, la vincitrice del premio Nobel ha saputo sempre dare , e continua a farlo, dignità e volume alla voce femminile.
Ho cercato di analizzarmi a fondo e liberarmi scrivendo come un coltello che rivela gli argomenti vietati nella società, scrivere è un atto politico che apre gli occhi alla disuguaglianza sociale
Tra gli altri libri pubblicati in italiano ci sono anche L’altra figlia che parla della scoperta da parte di Ernaux dell’esistenza di una sorella morta prima della sua nascita e, l’ultimo libro della scrittrice, Guarda le luci, amore mio che raccoglie osservazioni avvenute, udite udite, in un ipermercato. Le storie di Annie Ernaux sono le storie di tutti noi. I suoi testi si trasformano nella voce e nella memoria di tutti.
Ernaux premio Nobel: le prime reazioni
Arrivano anche le prime reazioni delle istituzioni francesi. Emmanuel Macron commenta così, attraverso un tweet, l’assegnazione del premio Nobel: “La voce di Annie Ernaux è quella della libertà delle donne e dei dimenticati del secolo”
Rima Abdul Malak, ministra francese della cultura così scrive su twitter “Annie Ernaux Premio Nobel della Letteratura! Che grande emozione! E’ il coronamento di un’opera intima, ‘portatrice della vita degli altri’. Di una scrittura lavorata e densa che ha rivoluzionato la letteratura. Ma anche una vita di coraggio e di libertà, fonte infinita di ispirazione“
Sul sito dell’editore italiano L’Orma, Marco Federici Solari festeggia: “Era da un paio d’anni che il suo nome era nella rosa dei possibili premi Nobel per la Letteratura. É stato straordinario sentire il suo nome. Abbiamo urlato di gioia. Nessuno come Ernaux ha saputo raccontare il mondo femminile. Al centro del suo scrivere ci sono le donne con il loro carico, il loro peso anche mentale”.
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